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Il doppio veleno degli scorpioni

Alcune specie di scorpioni hanno sviluppato due tipi di veleno da usare in circostanze differenti, tutto ciò per risparmiare questa importante risorsa. La ricerca è stata condotta dai ricercatori dell'università di California, la specie posta sotto esame è la Parabuthus transvaalicus, uno scorpione africano che con il suo veleno può uccidere bambini e persone anziane. Il veleno emesso inizialmente è completamente diverso da quello successivo. Le prime goccioline sono povere di proteine ma dotate di un'altissima concentrazione di potassio, che ha un'azione dolorifica molto potente. Le seconde rappresentano il veleno vero e proprio che viene usato solo quando la preda è molto grossa, si agita troppo o la provocazione da parte di un nemico continua. Questo veleno è composto per la maggior parte da proteine e peptidi, che per lo scorpione sono energeticamente “pesanti” da sintetizzare. Per questo il primo attacco è compiuto con un composto molto doloroso ma poco velenoso. Il "pre-veleno" serve infatti per piccole prede o nel caso di disturbo momentaneo. Quando lo scorpione fa sul serio e ha bisogno veramente di uccidere, emette il veleno vero e proprio. Per scoprire altre curiosità sugli scorpioni non perderti la prima puntata di Insetti da tutto il mondo: "Lo scorpione dorato cinese". Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video. Fonte immagine boyetus.com

Niente coccole sotto la pioggia

Nella cultura popolare si sostiene che quando sta per piovere, gli uccelli volino più in basso del solito, alcune persone sentano accentuarsi i reumatismi ecc. Da una recente scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Plos One, è emerso un nuovo indicatore su cui contare; poco prima di un temporale, il comportamento amoroso degli insetti si modifica e si fa più "sbrigativo". Tre diverse specie di insetti sono state studiate dai ricercatori delle Università di San Paolo e del Western Ontario, la Diabrotica speciosa, la Pseudaletia unipuncta e la Macrosiphum euphorbiae in condizioni di pressione atmosferica stabile, in salita o in discesa (cioè poco prima della pioggia). In condizioni di bassa pressione, gli animali hanno mostrato minore movimento e interesse nei confronti della possibile partner, e una volta in contatto con essa, si sono dilungati meno nel corteggiamento per arrivare subito "al dunque", come se temessero per la propria incolumità. In effetti vento e pioggia rappresentano un pericolo per le piccole creature volanti. In conclusione si può affermare che le condizioni di pressione atmosferica hanno influito sul comportamento sessuale. Gli insetti si sono adattati a far fronte alle cattive condizioni meteo e considerando che gli uccelli si nutrono di insetti, il loro comportamento prima della pioggia potrebbe anche dipendere dalla necessità di seguire la loro fonte di cibo? Non perderti la nuova puntata di Curiosità viventi: "Anche le api fanno la ola". Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video.

Il sistema di ventilazione dei termitai

I termitai, una delle più complesse e stupefacenti opere di ingegneria animale, alte anche 2 metri, riescono a mantenere la temperatura pressoché costante nonostante l'escursione termica esterna, grazie a un sistema di ricambio dell'aria che, finora, non era mai stato studiato a fondo. All'interno del nido, costruito di terra, cartone o sterco, si trova un condotto centrale connesso a un sistema di tunnel secondari che sfociano nelle sottili strutture a contrafforte collocate al perimetro della struttura. Durante il giorno, l'aria dei condotti periferici si scalda più rapidamente di quella del camino centrale, più isolato. L'aria calda tende a salire, quella fresca a scendere, e si genera così un sistema di circolazione dell'aria autonomo dall'esterno. Alla sera accade il contrario: l'aria periferica si raffredda in fretta e scende verso il cuore del termitaio, mentre quella calda e ricca di anidride carbonica accumulatasi qui durante il giorno sale e viene espulsa all'esterno. Questa nuova scoperta dei termitai potrebbe ispirare esempi di architettura passiva, in cui la ventilazione di un edificio sia totalmente affidata a soluzioni ingegneristiche e non a impianti dispendiosi in termini energetici e ambientali. Non perderti la nuova puntata di Curiosità viventi"Formiche schiaviste in guerra". Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video. Fonte immagine staticflickr.com.

Il coleottero che "parla" alle formiche


Il Paussus favieri è un coleottero parassita che riesce ad ingannare le formiche e a vagare indisturbato all'interno del formicaio. Per far ciò utilizza due strategie: per infiltrarsi in una colonia si limita a replicare la complessa firma chimica delle formiche in modo da non allarmarle e da passare indisturbato. Una volta all'interno, dove se fosse scoperto la reazione sarebbe immediata e letale, migliora ulteriormente il mimetismo copiando i suoni emessi dalle formiche; in questo modo riesce a cacciarli e nutrirsene indisturbato. I suoni che emettono sono frutto dell'evoluzione di alcuni organi posti vicino alle zampe posteriori, sfregandoli insieme riesce a variare frequenza e pulsazione dei rumori prodotti a seconda che debba interagire con formiche operaie, guerriere oppure con la regina. Secondo i dati pubblicati dai ricercatori, il mimetismo così ottenuto provoca una totale accettazione del coleottero da parte dei membri del formicaio. I ricercatori ammettano che se il Paussus favieri «riesce a cacciare le uova come gli adulti e che possa interagire con la regina senza provocare comportamenti aggressivi, dimostra la straordinaria efficacia della sua messinscena». Per scoprire altre curiosità sulle formiche non perderti la nuova puntata di Curiosità viventi: "Formiche schiaviste in guerra". Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video.

News settembrine

Settembre è tempo di aggiornamenti per Entomologando. Primo su tutti l'indirizzo web che diventa www.entomologando.it, molto più professionale e facile da ricordare. Anche la grafica del blog è stata leggermente aggiornata per dare spazio ad entomologando.it. Sul lato YouTube nuovi progetti sono in arrivo, per prime una serie di live con la partecipazione dei vari youtubers dell'EntoTV. Si inizia il 4 settembre alle 21.30 in diretta dal canale di Terrarium channel per poi fare a ruota sui vari canali. Arrivano anche le collaborazioni con altri youtubers la prima già fatta con la puntata di Insetti da record sull'Archispirostreptus gigas, il millepiedi più grande al mondo, con la scheda di allevamento firmata Terrarium Channel. E tante altre piccole novità che vi racconterò volta in volta. Ringrazio tutti i lettori di Entomologando che mi seguono anche sui vari social Facebook, YouTube e Google+. Vi invito a continuare a seguirmi per non perdere nessuna news. A presto, Ludovico