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La "plin plin" dei bombi

Lo scatto di Mark Parrott, fotografo britannico, del bombo che fa "plin plin", negli ultimi giorni ha spopolato sul web. Il fotografo è riuscito a catturare il momento esatto del rilascio di acido urico da parte di un esemplare di bombo in volo. Uno scatto memorabile perché difficile da realizzare. La foto pubblicata sul locale Grimsby Telegraph è stata realizzata in un giardino di Grimsby, Inghilterra. Il liquido che si vede in realtà non è urina ma acido urico. A differenza di altri insetti che producono soltanto escrementi solidi, i bombi secernono acido urico da organi escretori localizzati nella cavità addominale e assimilabili ai reni, detti tubi malpighiani. La quantità di acido urico emessa è però molto ridotta ed è difficile da vedere - a maggior ragione, è un'impresa fotografarla. In un'intervista Parrott ha dichiarato che inizialmente non si era accorto del rarissimo scatto, che solo più tardi ha riguardato trovando la sorpresa. Non perderti la nuova puntata di Insetti da record: "Millepiedi gigante africano". Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video. Fonte immagine Grimsby Telegraph.

La macabra Deuteragenia ossarium

La Deuteragenia ossarium, una piccola vespa recentemente scoperta nella Gutianshan National Nature Reserve della Cina, ha un metodo un po' macabro di proteggere la prole. La vespa ossaria costruisce celle individuali per ogni uovo che depone, con pareti fatte di corpi di formiche morte una sorta di ossario per proteggere le sue uova. I nidi ospitano anche fino a 13 formiche morte. Questi insetti, infatti, cacciano formiche e ragni per utilizzarne i corpi e creare i propri nidi. Inoltre, affermano gli studiosi, questa pratica è anche usata per fare in modo che i segnali chimici rilasciati da questi corpi tengano alla larga possibili predatori di vespe. Per ogni nascituro uccide un ragno che lascia "in dote", pronto per essere consumato, visto che le formiche morte poi non vengono mangiate dalle larve. Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video. Fonte immagine esf.edu.

Buone Vacanze!

Sia per chi è sotto l'ombrellone e sia per chi non c'è vi consiglio di guardare il nuovo video di Entomologando: "Le stelle marine, voraci predatrici"  per scoprire uno degli abitanti più voraci dei fondali marini. Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video.
A tutti auguro di trascorrere delle felici e serene vacanze estive. Buon Ferragosto!

La Cataglyphis bombycina, una maga contro l'afa

La Cataglyphis bombycina, comunemente chiamata formica d'argento del Sahara, vive in Nord Africa dove quotidianamente deve sopportare temperature al suolo che sfiorano i 70°C. Per adattarsi ha sviluppato interessanti strategie evolutive, come zampe molto lunghe, che la tengono lontano dalla sabbia su cui cammina, proteine che consentono lo svolgimento delle normali funzioni cellulari anche a temperature estremamente alte e infine una fitta peluria dai bagliori argentati. Il comportamento della formica d'argento si è evoluto in modo che esce dalla tana solo quando è certa di trovare cibo in breve tempo: le sue incursioni sotto il sole del deserto durano appena 10 minuti. E avvengono all'ora di pranzo, quando le alte temperature tengono alla larga le lucertole predatrici e regalano alle formiche affamate i cadaveri di altri insetti uccisi proprio dal caldo. La strategia più affascinante è la fitta peluria di peli di forma triangolare, che riflette la luce visibile e gli infrarossi, le lunghezze d'onda più calde. Si è dimostrato che le stesse formiche "depilate" raggiungono temperature corporee di 5-10 °C più alte rispetto a quelle delle colleghe "pelose". Uno stratagemma evolutivo di tutto rispetto. Non perderti la nuova puntata di Curiosità viventi: "Quanti fiori servono per 1kg di miele?". Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video.