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Insetti nella storia

Questo è il primo post di una serie dove si parlerà di "Insetti nella storia". Oggi vi faccio un veloce excursus con i punti più salienti di questo nuovo argomento, con i prossimi post andremo ad approfondire i vari argomenti. Gli insetti hanno svolto un importante ruolo nella storia dell'uomo. Alcuni popoli li vedevano come manifestazioni degli dei come gli egizi. Altri insetti fecero la storia, un esempio sono i bachi da seta con la Via della seta che mise in contatto l'impero cinese con quello romano. Di insetti ne parlarono anche grandi filosofi, come ad esempio Aristotele, che ne discusse nelle sue opere “Storia degli animali” e “Trattato della generazione e dello sviluppo degli animali”; altro esempio è Plinio il Vecchio che con la sua Historia Naturalis ne commenta la loro forza, e ne descrive i guasti alle olive provocati dalla “vermicolazione”. Addirittura di insetti ne parla Dante, che nei suoi paragoni utilizza anche la metamorfosi della farfalla. Per rimanere sempre in letteratura famosissimi sono alcuni protagonisti delle antiche favole di Fedro, come la cicala e la formica. Gli insetti fanno parte della vita dell'uomo in modo così profondo che esiste addirittura una ramo dell'entomologia, l'entomologia culturale, dedicato all'indagine dell'influenza di questi animali nella letteratura, nel linguaggio, nella musica, nelle arti, nella storia, nelle religioni e nel divertimento. Gli insetti hanno largamente influenzato la storia umana. Battaglie sono state perse, spedizioni sono fallite e intere popolazioni sono state decimate per l'azione diretta degli Insetti, soprattutto come vettori di malattie. Gli insetti, per concludere, hanno influito sia positivamente che negativamente al corso della storia umana. Non perdetevi i prossimi post di questa nuova serie per scoprire nuove curiosità e notizie da questo mondo.

Trofobiosi: le formiche che "allevano" gli afidi

La Trofobiosi è una particolare simbiosi in cui un organismo riceve protezione da predatori e parassiti dando in cambio del cibo. Classico esempio di Trofobiosi è il rapporto tra afidi e formiche. Gli afidi si nutrono introducendo la loro proboscide nei vasi delle piante, suggendone una quantità di linfa così abbondante da non riuscire ad assimilarla tutta. La maggior parte viene eliminata senza essere digerita sotto forma di "melata". La melata prodotta dagli afidi attira le api, le vespe e soprattutto le formiche. Le formiche, attratte da questa secrezione zuccherina, tendono a prendersi cura delle colonie di afidi, difendendole dai predatori, come ad esempio vespe oppure mosche parassite. Esistono inoltre formiche che spostano di continuo gli afidi per garantirgli sempre cibo nuovo. Si conoscono casi in cui, se la colonia di afidi è troppo numerosa, viene sfoltita con la macellazione di un adeguato numero di esemplari, destinati poi per l' alimentazione. Possiamo paragonare questo comportamento delle formiche ad un pastore che si prende cura del suo gregge, lo protegge, e ne ricava da esso il nutrimento. Altro esempio di Trofobiosi è il rapporto tra alcuni bruchi Licenidi e i Riodinidi con le formiche. Di questo ne ho parlato nella terza puntata di Curiosità viventi, intitolata "Il bruco che ipnotizza le formiche", vi invito a guardarla per scoprire un altro particolare comportamento animale. Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi al canale youtube di Entomologando per non perdervi i prossimi video. Fonte foto "Il Mondo delle Formiche" e "WikiCommons".

Anacridium aegyptium

L'Anacridium aegyptium o locusta egiziana è un insetto ortottero della famiglia Acrididae. La locusta egiziana è tra le più grandi cavallette italiane ed Europee. È una specie solitaria e non arreca danno alle colture. La troviamo in ambienti caldi e luminosi di macchia mediterranea, ma è presente anche nelle aree coltivate. Questa specie è caratteristica per gli occhi a linee verticali bianchi e neri. La locusta egiziana è comune nei paesi del bacino del Mediterraneo; in Italia la troviamo in tutta la penisola e nelle isole maggiori dal livello del mare sino ai 1500 metri di altitudine. Gli adulti sono di colore grigio marrone, con una cresta arancione sul dorso. Li troviamo da agosto-settembre. La deposizione delle uova avviene in primavera ed i giovani compaiono ad aprile. Le neanidi sono di colore verde brillante-ocra e hanno l'aspetto dell'insetto adulto salvo che per le dimensioni ridotte e per le ali che sono assenti. La locusta egiziana sverna sotto forma di adulto in luoghi riparati, anche nei pressi delle abitazioni. Vi ricordo gli appuntamenti per seguire Entomologando: ogni Mercoledì sul blog un nuovo post e un Martedì si e uno no sul canale Youtube un nuovo video di Curiosità viventi, iscrivetevi se non lo avete ancora fatto.

Dictyophara europaea

La Dictyophara europaea o cicaletta nasuta è un emittero appartenente alla famiglia Dictyopharidae. Questa famiglia comprende 670 specie, i componenti si riconoscono facilmente per il loro capo appuntito e le ali trasparenti. La cicaletta nasuta è solitamente di colore verde ma può presentarsi anche di colore rossastro, l'adulto misura 9-13 mm. Il nome "cicaletta nasuta" deriva dal notevole prolungamento della regione fronto-clipeale. Questo insetto, ritenuto non dannoso, si rinviene frequentemente sulle Apiacee. Vive tra piante erbacee, si nutre della linfa, per muoversi spicca dei lunghissimi salti. Gli adulti compaiono da giugno a ottobre. La specie è univoltina cioè ha una sola generazione all'anno, sverna allo stadio di uovo. Il salto della cicaletta nasuta è da record, infatti è in grado di saltare per circa un metro di larghezza e un metro di altezza, circa cento volte la lunghezza del corpo. E' online la seconda puntata di Curiosità viventi la mia nuova rubrica su youtube. Tema di questa puntata "Il pesce arciere, uno strano predatore". Non perdetevelo e se vi è piaciuto iscrivetevi al canale!